MasterOfPhotography

Metti un professionista, metti un format internazionale, metti un disturbatore e metti tanti amici.
Questa è la sintesi degli incontri di MasterOfPhotography presso lo spazio Sky in Darsena Milano.
Il professionista si chiama Alessandro Gaja, bravo e smart.
Del resto è un professionista.
Lui nello spazio Sky in Darsena fa quello che gli riesce meglio: documenta la quotidianità attraverso le persone.
Non lo fa con meravigliose modelle o con palestrati modelli. Lo fa con le persone “normali”che passano in Darsena e le valorizza.
Una volta fatto lo scatto la sd card viene data ad una ragazza che la scarica su iPad.
Queste foto vengono poi inviate via mail a chi si è fatto ritrarre.
A supporto del bravo Alessandro, un fondale, delle luci e una splendida Leica.
Mica pensare che sia merito della macchina fotografica. Le persone, prima di fotografarle, vanno “squadrate” in pochi secondi.
Ci vuole empatia per capire se con quella persona o quella coppia si può osare con una posa creativa o se sia meglio una rappresentazione più istituzionale, quasi da fototessera.
Il format è Master of Photography: un talent che è stato mandato in onda su Sky Arte a partire dal 21 luglio 2016 in Germania, Italia, Regno Unito, Austria e Irlanda.

Il format è semplice e ricalca la logica dei talent.
Da una parte ci sono i candidati, dall’altra la giuria. In mezzo la presentatrice, Isabella Rossellini.

Con modi più o meno diretti i giudici fanno il loro lavoro, cioè analizzano, valorizzano o massacrano il lavoro fatto dai pretendenti.
In stile highlander ne resterà solo uno che riceverà soldi, gloria e visibilità.
Il disturbatore o ospite è un blogger o instagramer che raccontare quello che vede, le persone in posa, il fotografo e che diventa parte integrante con lo show della serata.

Così è stato per me e per Nunzia Cillo.
Eravamo noi i due ospiti della serata e abbiamo fatto quanto era in nostro potere per rendere l’evento ancora più festaiolo di quanto già fosse.

Eccovi un po’ di scatti “rubati” durante la serata.

 

Pocchiali: travel gear

 

Questo è un accessorio per viaggiatori smart e con stile.
I viaggiatori smart usano un solo bagaglio a mano, amano non sfigurare anche in una città che non conoscono o, meglio, fanno di tutto per non sembrare dei turisti. La dotazione tecnologica è d’obbligo, non tanto perchè sono dei workaholic (il buon senso dice, poi, che le mail spesso sono come delle palle di neve che rotolano, se non le fermi diventano valanghe che si abbattono su di te) quanto perchè la documentazione e la condivisione sono aspetti direttamente legati al viaggio.
Esistono sul mercato diversi prodotti pensati per questa categoria di viaggiatori. Di alcuni ne abbiamo già parlato, di altri ne parleremo nelle prossime settimane, visto che siamo entrati ufficialmente in zona vacanza. Oggi vi segnalo “pocchiali“, neologismo risutato dalla fusione fra pochette e occhiali. Si tratta di un accessorio pensato per noi uomini di mondo e si tratta di una custodia per occhiali che ha un risvolto in cotone in contrasto che infilato nel taschino della vostra travel jacket (non avete una travel jacket?) funge anche da pochette. La pochette è un accessorio per pochi. Il portaocchiali, beh, statisticamente ne abbiamo almeno uno per gli occhiali da sole!
Potete avere maggiori informazioni su questo accessorio e su come usarlo su Travelteq. Io uso sempre più spesso la pochette ma, in viaggio, non ci penso neanche a portarla. Forse ci farò un pensierino…